ANTEPRIME

Interno notte
Di Elena Torre
In TOSCANA DA BRIVIDO

Chiara Trevis aprì lentamente gli occhi. La stanza era avvolta nell’oscurità, solo l’arancio debole della sigaretta e il lieve ardere del tabacco rivelava la presenza del commissario Vincenzo Biagini seduto su una sedia davanti al letto.
«Cosa fai commissario?» Chiese con la voce impastata dal sonno.
«Ti guardo.» Il buio nascondeva il suo volto, ma Chiara sapeva bene che stava sorridendo.
«E cosa vedi?»
«Una donna ammanettata al mio letto, con un bel tatuaggio sulla schiena».
«E?» Lo invitò a proseguire mentre cercava una posizione più comoda.
«E purtroppo… devo dire che non mi capita tutti i giorni di trovarmi in questa posizione», sorrise mentre frugava nel marsupio alla ricerca delle chiavi.
«Hai intenzione di rimanere lì a fissarmi oppure mi liberi e torni a letto? Non so. magari per poi ammanettarmi di nuovo più tardi?» Sorrise tuffando il viso nel cuscino.
«A malincuore ti libero e ti lascio riposare».
Un secco click fece scivolare il braccio di Chiara, Vincenzo indugiò con lo sguardo sui suoi fianchi rotondi e sorrise.
«Smetti di guardarmi con quell’espressione strana, mi fai sentire a disagio, lo so che sono ingrassata, non occorre che infierisci anche tu!» Tuonò indispettita.
Vincenzo non smise di fissarla, avvicinò il suo volto a quello di lei, inspirò il suo odore ambrato e andò in cucina. Era già sveglio da più di un’ora, Chiara era la prima donna che dopo tanto tempo aveva dormito nel suo letto. Mise su il caffè mentre lei in un groviglio di coperte scivolava di nuovo tra le braccia di Morfeo.